ANTONIO RUJU. VITA DI UNA ANARCHICO SARDO

Regia: Roberto Nanni
Soggetto: Antonio Ruju
Fotografia: Roberto Cimatti
Montaggio: Flavia Medusa
Anno: 2001
Produzione: Italia
Produttori: Angelo Barbagallo e Nanni Moretti per Sacher Film, in collaborazione con Rai tre e Tele+
Lingua: Italiano
Durata: 28’
 

Il film racconta la storia di Antonio Ruju, dell’estrema povertà della Sardegna d’inizio Novecento, della lotta al fascismo, della sua totale adesione all’ideale anarchico. Un uomo che ha lavorato come guardia di finanza e agente di borsa, la cui vita, intessuta di episodi straordinari, è segnata dall’insofferenza per la violenza e la sopraffazione.

Roberto Nanni, bolognese, approdato a Roma dopo un lungo girovagare per l’Europa, è un cineasta che ha collaborato con il gruppo di musicisti statunitensi Tuxedomoon e in particolare con Steven Brown, cercando alla fine degli anni ’80 una sintesi tra il linguaggio sonoro e quello visivo. Formatosi con il cinema americano sperimentale e d’ avanguardia degli anni ’50 e ’60 di Stan Brackhage, e quello underground di Jonas Mekas e Kenneth Anger, Nanni usa un linguaggio che rifiuta la narrazione convenzionale, mettendo in discussione tutti i linguaggi, attraverso un’ estrema libertà di movimento.
Insieme al regista Giuseppe Baresi nel 1989 ha realizzato “Fluxus” e “Milano Poesia” prodotto da Silo.